Come faccio a sapere se il mio problema alla cartilagine può essere riparato con le cellule staminali?
Le cellule staminali (le cellule usate al momento per le riparazioni cartilaginee sono cellule mesenchimali di derivazione ossea contenute in un concentrato aspirato dalla cresta iliaca del paziente con procedura mini-invasiva) sono in grado di rigenerare un tessuto cartilagineo simile a quello originale, in lesioni di dimensioni limitate.
Quindi se la mia caviglia ha un’artrosi grave, le cellule non possono essere d’aiuto?
Purtroppo, sebbene le cellule possano essere d’aiuto in caso di artrosi di grado lieve, non sono in grado di riparare la cartilagine qualora l’artrosi sia grave e diffusa. Per questo occorre valutare la situazione in ambito specialistico.
Ma se la lesione della cartilagine ha dimensioni limitate, le cellule possono ripararla?
Si. In casi selezionati, le cellule, supportate da un’apposita membrana ed inserite in artroscopia, tramite due piccole incisioni, possono rigenerare un tessuto simile alla cartilagine nativa.
Un altro ortopedico mi ha proposto di eseguire delle microfratture per rigenerare la mia cartilagine. In che modo questa tecnica differisce dal trapianto di cellule?
Le microfratture sono una tecnica più semplice e meno costosa, per questo più diffusa, rispetto al trapianto di cellule. Le microfratture sono piccole penetrazioni del tessuto danneggiato che ne promuovono il sanguinamento. Tuttavia non sono in grado di rigenerare una cartilagine simile a quella originale ma soltanto una cartilagine fibrosa cicatriziale. Questa cartilagine ha durabilità più limitata, rispetto a quella originale e questo tipo di riparazione può andare bene in danni di dimensioni più piccole.
Per quanto tempo dovrò stare a riposo dopo il trapianto di cellule?
La crescita della cartilagine nuova richiede tempo. Il piede non deve essere caricato per circa 2 mesi, ma non vi sono immobilizzazioni e l’articolazione può essere mossa liberamente. Vi sarà inoltre da seguire un protocollo fisioterapico semplice consistente in movimenti in scarico fino al carico completo.
E se decido di non operarmi?
Se la lesione osteocondrale non è dolorosa si può anche posticipare l’intervento avendo però cura di monitorare nel tempo l’eventuale peggioramento delle condizioni della cartilagine, poiché una lesione della cartilagine trascurata potrebbe portare l’articolazione a rovinarsi completamente con gravi conseguenze.